Penelope Spada è stata un magistrato che non si piegava, che voleva la verità ad ogni costo. Poi qualcosa si è rotto ed è dovuta uscire dalla magistratura per un motivo che ancora non conosciamo. Ciò che sappiamo però è che adesso la sua vita è molto più complicata perché si è dovuta inventare una nuova professione, una nuova identità e… non sa neanche lei se è la cosa giusta. Un bar come ufficio, uno sbirro come confidente e un giornalista che le porta un caso di giustizia mancata innescano questo primo… “caso”. Sì, perché da fuori Penelope potrebbe essere scambiata per una detective privata, ma lei è la prima a non dare peso alle categorie. Mario Rossi, il primo cliente, sostiene di non aver ucciso la propria moglie. Il processo si è concluso per insufficienza di prove ma lui vuole che venga fatta giustizia. Vuole essere scagionato.
Penelope si lascia convincere dall’amico giornalista e poi si appassiona al caso. Scoprirà un caleidoscopio di mancate certezze e rivelazioni impreviste e imprevedibili.
Come sempre Gianrico Carofiglio scandaglia i fondali dell’animo umano lasciandoci senza parole, se non quelle che imprime nei lettori spinti alle infinite domande di chi cerca la verità incerta tra legge e giustizia.
Chora Media ha prodotto la prima opera di fiction sonora per Rai Radio Uno, reinventando il canone del radiodramma. Una produzione mai fatta prima in Italia con più di dieci attori, registrazioni on field con tecnologie di registrazione bineurali per dare un’esperienza d’ascolto totalmente immersiva utilizzando dei microfoni speciali, usati come telecamere che restituiscono il punto di vista dell’ascoltatore. Suoni, rumori e un’attenzione maniacale alle sfumature acustiche per dare “voce” a Milano, ai rumori di ogni giorno che diventano sound. Un vero e proprio kolossal che inaugura un nuovo modo di fare podcast in Italia.