Bolognese di nascita, lombarda d’adozione. Studia cinema e documentario con l’idea di scrivere un giorno grandi storie d’amore e di politica. La vita però la porta a lavorare in produzione pubblicitaria, dove tra solleciti e un debrief dopo l’altro inizia a uscire dal guscio.
Ghostwriter pubblicitaria – per dare un senso agli studi seguiti – e illustratrice – per metabolizzare i periodi critici – si considera un’umanista a tratti colta dal bisogno di rinchiudersi nella propria tana.
Insofferente verso ogni tipo di sport, unica eccezione per la bici Disgraziella, solleva posate dal 1986.
Prova un grande affetto per gli antieroi come Minivip, se dovesse descriversi con una canzone sarebbe “Ain’t got no, I got life” di Nina Simone, mentre con un film sarebbe “The Cameramen” con Buster Keaton. Pensa che in ogni persona ci siano storie da raccontare.