V COME VAJONT è un podcast di Chora media realizzato in collaborazione con Jolefilm per La Fabbrica del Mondo.
Scritto e narrato da Marco Paolini
Un progetto curato da: Sabrina Tinelli
Produzione esecutiva: Ilaria Celeghin
Supervisione suono e musiche: Luca Micheli
Post-produzione e montaggio: Guido Bertolotti
Fonici di presa diretta: Guido Bertolotti e Mattia Liciotti
Post Producer: Matteo Scelsa
In redazione: Michele Laserra
Jolefilm per LA FABBRICA DEL MONDO
Produzione: Michela Signori
Ufficio stampa: Silvia Giralucci
Social media manager: Chiara Rigoni
Il racconto è stato registrato al Teatro La cucina dell’Ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano.
Si ringraziano: Marco Martinelli, Gabriele Vacis, Francesco Niccolini, Marco Gnaccolini, Carlotta Agostinello, Silvia Colle, Associazione Olinda.
Attore, autore e regista, dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di vari gruppi teatrali.
È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia a raccontare storie: nascono gli “Album”, i primi episodi di una lunga biografia collettiva che attraversa la storia italiana dagli anni ’60 ai giorni nostri, fino a immaginare il futuro prossimo con il nuovo Album Le avventure di Numero Primo. Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (I-TIGI racconto per Ustica, Parlamento chimico, Il Sergente, Bhopal 2 dicembre ’84, U 238, Miserabili) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei Bestiari.
Appassionato di mappe, di treni e di viaggi, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo mutarsi, alla storia (come nel Milione) e al suo evolversi (Numero Primo).
Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive (tra cui ITIS Galileo e Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute).
Dopo Ballata di uomini e cani, dedicata a Jack London, nel 2016 debutta con giovani attori del Teatro Nazionale Palestinese in Amleto a Gerusalemme, con la regia di Gabriele Vacis e dà vita a un nuovo progetto dedicato alla tecnologia intitolato #Madre Incerta, una trilogia di cui fanno parte Le avventure di Numero primo (2016, con l’omonimo romanzo edito da Einaudi), #Antropocene, oratorio per voci, violoncello solista e orchestra (con Mario Brunello e Frankie hi nrg mc, 2017), Tecno Filò (2018).
Nel 2018 ha dato voce, con Simone Cristicchi, allo spettacolo Senza vincitori né vinti di Francesco Niccolini, un intenso ricordo nel centenario della fine della Grande Guerra. Nel 2019 nasce Nel tempo degli dèi. Il calzolaio di Ulisse coprodotto con il Piccolo Teatro di Milano. L’anno dopo crea lo spettacolo Filo Filo’ e nel 2020 Senza confini_No borders. I suoi ultimi spettacoli sono SANI! Teatro fra Parentesi, il cui primo sviluppo artistico è nato durante il lockdown e Antenati e altre storie.
Nel 1999 ha fondato Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il documentario e il cinema realizzando opere che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e di critica (dal pluripremiato Io sono Li di Andrea Segre, ai più recenti La pelle dell’orso, di cui oltre che interprete è coautore con il regista Marco Segato, L’ordine delle cose e Welcome Venice di A. Segre, Effetto Domino di Alessandro Rossetto).
Per la televisione ha realizzato con Jolefilm varie opere e indimenticabili dirette televisive seguite da milioni di telespettatori.
©️ Il ritratto di Marco Paolini è di Gianluca Moretto
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